7000 anni fa nel delta del fiume Yangtze i cinesi per primi incominciarono a coltivare il riso. Successivamente la tecnica della coltivazione del riso si espande verso ovest, arrivando in India nel IV millennio a.C e in Egitto nel II secolo. Questa "Via del Riso" che ha trasportato l'alimento principale di metà della popolazione mondiale di oggi è come una "Via della Vita", importante quanto la Via della Seta.
Il carattere "米" - si pronuncia "mĭ" - nasce come un pittogramma che sembra rappresentare sei chicchi di riso. In seguito si evolve in forma di una spiga, che viene mantenuta tutt'ora nel carattere odierno.
Da precisare che per "米" si intendono i chicchi di riso, a differenza del riso cotto che si chiama 米饭 (mĭ fàn), con l'aggiunta di "饭" che significa "pasto".
In Occidente è comune l'idea che l'alimento principale dei cinesi sia il riso. Queso è parzialmente vero. La coltura del riso è diffusa soprattutto a sud dello Yangtze, favorita dal clima tiepido e dalle piogge abbondanti tipiche di questa zona. Nella Cina settentrionale invece è il grano il cereale maggiormente coltivato. L'agricoltura del riso nella Cina centro-meridionale ha portato allo sviluppo economico di tutta l'area, facendo sì che nonostante la capitale fosse dal XIII secolo in poi al nord, Pechino, il centro economico si trovasse invece al sud del paese.
Un paesaggio tipico della Cina rurale è quello delle risaie costruite a terrazzameto per fruire al meglio non solo dei territori pianeggianti, ma anche di quelli montuosi propri di questa zona.
Il riso per i cinesi è come il pane per gli occidentali, simboleggia l'abbondanza e il raccolto. Ogni anno l'imperatore faceva una cerimonia sacrificale rendendo omaggio al dio della terra e del riso; e i cinesi buddisti offrono al budda delle ciotole di riso in cui conficcano dei bastoncini d'incenso.